domenica 18 dicembre 2011

Diario di Bordo - II Incontro

Abbiamo cominciato l'incontro partendo da una sintesi dei timori e delle speranze relativi alla crescita dei nostri figli, che avevamo esplicitato nel primo incontro.



Ci siamo poi divisi in gruppi per rispondere a tre domande:
  1. Per realizzare le speranze per tuo figlio pensi che il bambino possa essere aiutato dalla conoscenza e amicizia con Gesu' insieme con un gruppo di amici ? 
  2. Quale pensi che sia il tuo ruolo di genitore nel favorire l'incontro di tuo figlio con Gesu' ? 
  3.  Ti senti in grado di farlo ? Perche' ? 

Ecco una sintesi dei concetti emersi dai 3 gruppi:

1. Per realizzare le speranze per tuo figlio pensi che il bambino possa essere aiutato dalla conoscenza e amicizia con Gesu' insieme con un gruppo di amici ? 

Dai gruppi è emerso che la conoscenza con Gesù aiuta a realizzare le speranze per i nostri figli perchè la grande speranza di tutti i genitori è che i figli siano sereni, felici, realizzati.
Per aiutarli in questo, ha commentato un papà, i genitori cercano di trasmettere ai figli dei VALORI veri, sani, che possano essere i pilastri su cui i figli possano fondare un'esistenza piena e “bella”. Questi valori, di solidarietà, amore per il prossimo, anche di sacrificio, sono in netto contrasto con quelli sempre più aggressivi,che la nostra società offre (denaro, successo, il più furbo ha sempre ragione, benessere a volte anche solo per se stessi fregandosene degli altri, consumare tutto compresi i rapporti e le persone, ecc..). La speranza è che l'amicizia con Gesù e il suo esempio permettano ai bambini di oggi, ma soprattutto ai ragazzi di domani, di acquisire questi valori con sempre maggiore CONSAPEVOLEZZA, di farli propri, di sceglierli, di capire che essi sono “naturali” e in essi consiste la vera felicità.

Inoltre la speranza è che l'amicizia con Gesù trasmetta i bambini il SENSO DEL TRASCENDENTE. E' proprio il senso del trascendente che mi permette di alzare gli occhi al cielo e di vedere, con gli occhi della speranza, anche quello che sembra non esserci, che non è facile, che non è subito lì. La speranza è che questa sia una forza che sorregga i figli durante le inevitabili prove a cui la vita li metterà di fronte.


2. Quale pensi che sia il tuo ruolo di genitore nel favorire l'incontro di tuo figlio con Gesu' ?

Il nostro ruolo di genitori consiste nel tramettere, attraverso il nostro comportamento (dalla frequenza regolare dalla messa, alla partecipazione attiva alla vita della comunità, dalla condivisione teorica alla messa in pratica nel nostro quotidiano dei valori che andiamo professando) un ESEMPIO che favorisca l'incontro dei nostri figli con Gesù.
C'è chi ha usato la parola TESTIMONIANZA anziché esempio, ma il concetto resta lo stesso.

Partecipare con interesse al loro cammino di iniziazione cristiana, trasmette ai figli la consapevolezza che l'amicizia con Gesù è un VALORE, permette loro di vedere la BELLEZZA di questa cosa, e di viverla con la GIOIA della condivisione con i propri cari.

In ultima istanza il nostro esempio, la nostra messa in pratica nel quotidiano dei valori, trasmettono ai nostri figli l'importanza della figura di Gesù come qualcosa di NATURALE, che c'è sempre stato nella loro vita e in quella della loro famiglia. Si spera che ne consegua che vivranno l'adesione a questi valori come qualcosa di naturale perchè giusto e bello.

3. Ti senti in grado di farlo ? Perche' ?

Emerge la paura dell’INADEGUATEZZA.
I valori che volgiamo trasmettere sono molto alti, sapremo essere per i nostri figli un esempio sempre all’altezza? Saremo in grado di vivere questi valori noi per primi? E soprattutto sapremo trovare il giusto modo di comunicarli e trasmetterli loro?

Per qualcuno il senso di inadeguatezza viene superato dalla consapevolezza che è nostro dovere di genitori assumerci questo ruolo di testimoni, e quindi, bando ai tentennamenti: la forza la troviamo in questa consapevolezza.

Qualcuno ha osservato che l'importante non è tanto dare un'istruzione (cristiana) a tutti i costi, ma educare ad uno stile di vita cristiana, semplice, come ci viene dal cuore e soprattutto affidandoci a Gesù (nel cammino di genitori non siamo mai soli).

Per qualcun altro un aiuto per essere in grado di svolgere questo compito è dato dalla COMUNITA' (in cui sarà inserito il figlio) il cui esempio può arrivare dove non arriva il nostro di genitori, soprattutto man mano che i figli crescono e i gruppi di riferimento esterni sono sempre più importanti della famiglia stessa. Se i bambini/ragazzi frequentano ambienti (oratorio) che sappiano dare stimoli e esempi edificanti/costruttivi/autentici e che sappiano offrire un modello di vita e un punto di vista sulle cose diverso da quello imposto dalla società.

Ma la comunità di pari è importantissimo supporto anche per i genitori (come confronto sui problemi educativi, come supporto, come rete di salvataggio e di controllo). Così come è importante l’aiuto dei sacerdoti che proprio grazie a percorsi come l’iniziazione cristiana sono sempre più vicini ai fedeli e ai parrocchiani.

E' stato osservato come un contributo “fisico” dei genitori nella vita dell'oratorio, riuscirebbe a garantire una maggior sicurezza e soprattutto “sorveglianza” su alcuni comportamenti negativi che hanno toccato anche la nostra comunità. Questo ha permesso di sottolineare come sia importante che genitori ed educatori lavorino insieme affinchè l'incontro con Gesù avvenga attraverso l'esempio di più parti.